LA LAVORAZIONE DEL LEGNO

Dopo aver scelto la tavola che più ci piace e che si addice al nostro progetto, passiamo dunque al lavoro di falegnameria. Forse questa è la parte più complicata quando non si dispone di macchinari adatti e dell’esperienza necessaria per la buona riuscita della lavorazione. 

Se siete dotati di una buona sega circolare con lama per legno massello possibilmente al widia per un taglio pulito, in grado di tagliare uno spessore che a volte arriva anche a 8 o 9 cm, siete già a un buon punto. 

Di certo non potete pensare di fare un taglio preciso nè tanto meno la squadratura della tavola col seghetto alternativo comprato al Brico.

Si prosegue quindi con la parte fondamentale
e più impegnativa: la piallatura.

Innanzitutto che cos’è e perchè va fatta. 

La piallatura ha lo scopo di realizzare superfici piane lisce e a squadro mediante l’asportazione di materiale sotto forma di trucioli con strumenti appositi. 

Se avete pazienza, e qua ce ne vuole una dose enorme, si può fare a mano come una volta mediante l’utilizzo di questo oggetto. Certamente lavorare con una pialla manuale non è semplicissimo. 

Richiede esercizio e sensibilità ma è molto soddisfacente e affascinante soprattutto per chi come me ama il lato romantico di questo lavoro.

Esistono però macchinari in falegnameria che agevolano parecchio questo processo – che su una dimensione così grande sarebbe una fatica titanica – ovvero la pialla a spessore che permette di lavorare tavole di dimensioni importanti in maniera più precisa e meno faticosa, ma richiede esperienza e soprattutto molta attenzione in quanto qua ci si fa male sul serio. 

Motivo questo che dovrebbe spingerti ad affidarti ad una falegnameria specializzata. Inoltre le pialle normalmente arrivano a una superficie massima di lavoro di 40/50cm quindi se la nostra tavola è più grande bisognerà attrezzarsi con strumenti un po’ più laboriosi e “ingombranti” come per esempio un centro di lavoro, come quello che mi sono costruito io. 

Spianare con una fresatrice con il giusto utensile è possibile ma richiede davvero molta dimestichezza ed esperienza, non è una lavorazione alla portata di tutti soprattutto per lo spazio e l’investimento in tempo e denaro che l’hobbysta ha intenzione di fare.

La piallatura è necessaria perchè funzionale al passaggio successivo, la colata. Essendo la resina un materiale autolivellante, la minima differenza di spessore tra le tavole utilizzate andrebbe a compromettere il lavoro e sarebbe difficilmente rimediabile. Nei tutorial per la realizzazione di un tavolo in legno e resina epossidica che trovate su Youtube pochissimi accennano a questa fase essenziale.

Nella prossima “pillola” parleremo della parte divertente: 

Finalmente entra in scena la resina!

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